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Pantano, Edoardo.

Patriota e uomo politico italiano. Studente di Medicina presso l'università di Salerno, a soli vent'anni, dopo aver preso parte alle sommosse politiche di quella città, seguì Garibaldi nell'impresa d'Aspromonte. Successivamente, partì volontario per la guerra del 1866, e, dopo l'armistizio, conobbe Mazzini a Lugano. Sempre a Lugano, tre anni più tardi, partecipò all'adunanza dei comitati regionali dell'Alleanza Repubblicana, fondata dallo stesso Mazzini. Volontario nella terza guerra d'Indipendenza, fu coinvolto nei moti insurrezionali di Milano del 1869 e in quelli di Palermo del 1870 e venne arrestato. Divenuto in seguito deputato del Regno, mantenne quasi ininterrottamente la carica dal 1866 al 1921 e, avvicinatosi progressivamente alle posizioni della sinistra costituzionale, nel 1899 fu alla guida dell'ostruzionismo contro le disposizioni eccezionali emanate da L.G. Pelloux. Fu anche ministro dell'Agricoltura, dei Lavori Pubblici e, dal 1921, senatore. Svolse un'intensa attività giornalistica, nell'ambito della quale diresse "Il dovere", di ispirazione mazziniana, il "Fascio della democrazia", radicale, e quindi, per un anno, "Il Secolo" di Milano. Lasciò diverse opere, tra le quali Questioni economiche urgenti (1919) e le memorie dal titolo Dalle campane della Gancia alle campane di San Giusto, pubblicate postume (Assoro, Enna 1842 - Roma 1932).